Un ulteriore giornata insieme

Dylan Yuki

XANA Warrior

Capisco...ascolta Shou ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto e tutto quello che ho combinato. Ho capito di aver agito nel peggiore dei modi, forse perché ero solo e non avevo nessuno con cui parlare e sfogarmi, non avevo persone con cui stare sereno mentre tu fin da subito hai avuto tante persone vicine. Ho capito che più ti combattevo più non volevo...cioè...non volevo combatterti ma dovevo. Ora però mi rendo conto di aver sbagliato e voglio riappacificarmi. Non dico che dobbiamo essere fratelli come prima in uno schiocco di dita, dico soltanto che da questo momento in poi non ti farò del male ne a te ne ad altre persone a te care.

Dissi guardandolo negli occhi e poi bevendo del caffè, dopodiché, afferrai la mano di Rebecca stringendola e guardandola.

Probabilmente devo ringraziare Rebecca se ora siamo qui, penso sia soltanto opera sua.

La amavo, troppo presto per dirlo? Non m'importava.

Shou Yuki

Lyoko Warrior

Ascoltai le sue parole, era davvero dispiaciuto e lo ero anche io, ero ancora scontroso nei suoi confronti ma una prova potevo farla. Doveva guadagnarsi la mia fiducia, anche se mio fratello, dovevo sapere di non essere preso in giro da lui e anche dalla sua compagna.

Ci sarà una tregua, nessun attacco tra di noi ne attacchi a persone che conosciamo. Se vuoi davvero sistemare le cose allora non dovrai attaccare nessuno e comportarti da brava persona, ne combinare guai. Se sbaglierai non ti verrò a cercare per una tregua e non verrò da solo. Riguardo alla tua malattia ci vediamo tra cinque giorni in questo luogo.

Dette quelle parole scrissi su uno dei fazzoletti all'interno del contenitore sul tavolo il luogo e l'orario e il giorno, mi fidavo della memoria di Dylan ma era sempre non fidarsi tanto almeno se ne sarebbe ricordato ogni qualvolta l'avrebbe visto. Lo passai nelle sue mani e lasciai alcuni soldi sul tavolo per la bevanda.

Tra 5 giorni e non causare danni, ci vediamo Dylan.

Dissi alzandomi e andando via, salutando con un semplice gesto di mano la sua ragazza, prima di svanire dai loro occhi e dai presenti, rimettendomi il cappuccio in testa.