Un ulteriore giornata insieme

Rebecca Brooke

XANA Warrior-Different

In effetti, la prima volta che lei ha visto Shou e che lui ha visto lei, era su Lyoko. Mentre tentava di difendere la torre da sua sorella e da lui. Alle fine fu sconfitta e per ora non era riuscita ad accettarla. La seconda volta su quando gli Infetti stavano attaccando lui e Sab. Un po gli dava fastidio che non l'avesse ringraziata per averli aiutati. Comunque in quel momento Rebecca preferì non fare commenti o osservazioni. Anche perché erano i due fratelli a dover parlare, non lei. In quel momento era solo una semplice osservatrice che si chiedeva se la situazione si sarebbe risolta o meno. A lei non sarebbe cambiato nulla. Forse il piano contro Cat sarebbe saltato, ma a questo punto non gli importava più di quella lì.

Sinceramente non gli andava di uccidere ancora. Non era più un assassina e per il momento non ci teneva a togliere la vita ad altre persone innocenti. Forse ci teneva a toglierne una che per niente era innocente: quella di Jacob.

Rebecca Brooke

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Quell'qrgomento non le piaceva per niente, la parola "malattia" la portava a concentrarsi su un unico pensiero o meglio su un ricordo. Sab mezza morta sul letto d'ospedale. Santo cielo, era solo una bambina. Come poteva un mostro orribile come il cancro non avere pietà di lei. Perché ci teneva così tanto a portargli via quella che era la sua ragione di vita. Questo prima della nascita di Sophie, di sicuro eli aveva la priorità adesso, ma lo stesso non significa che volesse Sab morta piuttosto che la figlia. Ci mancherebbe.

Quei ricordi erano pieni di tristezza e amarezza, ricordi che lei non voleva portare a galla, non in quel momento. Non sarebbe crollata davanti a Dylan, non ne aveva il coraggio. Se l'avesse fatto sarebbe di certo scappata via nascondendosi da qualche parte. Come faceva da piccola quando Jacob, non potendo farle direttamente e fisicamente del male, si limitava a sputargli parole pieno di veleno e acide in faccia. Quelle parole in grado di ferirti con tanta facilità quanta profondità e quei tipi di ferita difficilmente guariscono.

Quando arrivò il suo ordine subito cominciò a succhiare dalla cannuccia tutto il milkshake finendolo in poco tempo. Poi resto ferma e senza fiatare mentre i due fratelli parlvano. Non era mai stata così silenziosa in vita sua.

Rebecca Brooke

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Parlarono ancora e ancora, Dylan cercò con tutta la sincerità possibile di scusarsi a suo fratello e questo bastava a Rebecca che lui era pentito di quello che aveva fatto. Di aver reso la sua vita e quella di suo fratello un inferno. Come lei,che se avesse potuto sarebbe tornata indietro nel tempo per cambiare, per non dover uccidere tutte quelle persone.

A un certo punto Dylan le afferrò la mano e gli venne spontaneo stringerla, anche perché in quel momento sentiva di averne bisogno in qualche modo.
Shou concluse dando appuntamento in un luogo e orario scritti a Dylan tra 5 giorni, forse per parlare della malattia. Probabilmente quel giorno Rebecca sarebbe rimasta in albergo a finire un lavoretto.

Una volta che se ne fu andato il suo sguardo andò su Dylan , ma non sorrise, semplicemente lo gaurdò con normale espressione.

"Proprio simpatico tuo fratello" disse lei ironicamente, anche se capiva il perché Shou facesse così. Invece con Sab era diverso, lei per prima voleva far pace e convincerla a riavvicinarsi alla famiglia.


Come se l'avesse chiamata mentalmente, fuori dal locale Rebecca la vide passare. I capelli blu erano raccolti in una treccia a spiga di grano sulla spalla destra. Sulle labbra rosso fuoco e gli occhi verdi avevano solamente un accenno di matita e mascara. La pelle candida e brillante come il sole. Il suo corpo era coperto da un vestito color turchese . Sembrava un angelo, uno di quelli che non puoi fare a meno di guardare, un angelo che non puoi odiare o a cui non puoi fare del male, cosa che solo un vigliacco avrebbe potuto fare. Rebecca rimase li seduta sperando che la sorella non la vedesse.

"Rebecca ?" disse Sab, che appena entrata l'aveva subito vista e si era avvicinata al tavolo. Al collo riuscì a notare che portava una collana con la fede nuziale. Forse aveva paura di perderla portandola al dito. Inoltre non guardò con grande stupore Dylan. Lo conosceva in un certo senso. Sapeva che fra Rebecca e Dylan c'era qualcosa, inoltre immagino che abbia un fascicolo con la sua faccia, come di chiunque XW.

"Sab....ecco...non mi aspetto che tu venissi qui"

"Tranquilla, posso sedermi un attimo ?" chiese lei, la sua voce era molta diversa da quella di Rebecca. Era più dolce, meno rude e più gentile.

Rebecca annuì e Sab si sedette vicino a lei posando la borsa sulle sue ginocchia. "Ho appena visto Shou uscire da qui , era con voi vero?" chiese, ma poi Rebecca vide che la sorella sembrava essersi accorta di nona ver degnato di attenzione il ragazzo.

"Oddio scusa, non ho menno salutato il tuo ragazzo. Dylan immagino, io sono Sab. La sorella della rossa."

"Cos'è, tenti di essere spiritosa?" disse Rebecca, ovviamente non intendeva sul serio, il suo tono er atutto tranne che serio.

"Ci mancherebbe sorella, comunque sono felice di vederti " disse e il suo sorriso era sincero in quel momento. Sab amava sua sorella, il legame con lei oltre che di sangue era qualcosa di più. Sopratutto per il fatto che di solito, due fratelli o sorelle gemelle hanno molta sensibilità e empatia l'uno/a con l'altro/a.

Rebecca Brooke

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"Bella risposta" disse Sab strizzando l'occhio sinistro e Rebecca sbuffò, non gli andava molto a genio che facesse battute con il ragazzo anche se lei è fatta così. Cerca sempre di rendere allegra una conversazione. Credo che avesse intuito che era calata un nube di tristezza o altro quel momento e quindi cercava di sviare dalla cosa lei e Dylan.

"Comunque , come mai qui ?" chiese alla fine e un attimo Sab esitò, chissà perché? Forse non sapeva se dirgli il motivo del giretto nel centro commerciale.

"Bhe ecco........sono venuta a cercare un altro regalino per la dolce attesa di Cat . Tutto qui. Più che altro di giocattolini per la piccola." disse tutta allegra. I bambini erano l'amore di Sab. Li adorava e gli piaceva sempre stare in loro compagnia.

Poi Rbecca notò che la sorella si fece seria. "A proprosito di questo.....una settimana fa circa, forse un po di più, è venuta una ragazza al locale dove lavoro. All'inizio faceva finta di essere interessata alla mia esibizione di canto che avevo fatto in precedenza, ma poi ha cominciato a chiedermi informazioni su Cathrine. Non so perché , ma ho pensato che si trattasse subito di una XW. Diana Dickson vi dice nulla?" chiese e in quel momento Rebecca sembrò bloccarsi. Il suo sgurado passò subito a Dylan , ma non uno sguardo neutro e tranquillo, ma piuttosto turbato. Diana forse cercava informazioni per il piano , o forse voleva sabottarlo e cercare di avvertire Cat tramite Sab. Ma non credo che importasse molto a Dylan adesso. Lui voleva farle dle male per via di Shou, e suo fratello gli ha detto chiaramente di non toccare le persone a lui care. Che prendesse sul serio la promessa fatta?

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Sab non parlò più, e Rebecca sapeva che stava rischiando grosso, perché se avesse parlato dicendo che anche lei era partecipe forse sua sorella non l'avrebbe guardata più in quel modo.Ma per lei tanto vale rischiare.

"In realtà il piano è anche opera mia, ma su alcune cose ho mentito quando l'abbiamo elaborato. Non avrei comunque fatto del male a te e a Cat almeno finché lei aveva in grembo la bambina. Forse l'avrei fatto un volta nata. So che è tua amica e che tu tieni a quella bambina molto però..... " disse e esitò a continuare e Sab crede avesse capito cosa stava per dire.

"Tu volevi fare del male a Cat per via di Kyousuke non è così? E per quello che hai scoperto su di lui non è così?" chiese Sab che guardò strranamente con compressione la sorella. Voleva vendicarla, voleva farla pagare a Kyousuke per quello che Sab aveva dovuto sopportare a causa sua.

"Se lo meriterebbe" disse solo in modo talmente freddo che per un attimo ritornò a essere la Rebecca assasina, quella che faceva il lavoro sporco per Jacob.

"Quella piccola , come Sophie , è figlia di un mostro" aggiunse e guardò Sab che scuoteva la testa.

"No invece , è cambiato okay. Basta che lo vedi, lui e Josh vanno d'accordo e passano del tempo insieme, lui sta cercando di rimediare"

"E lo fa solo adesso? Il vigliacco ti ha messo incinta 14 anni fa e non se fatto più vivo se no per affligerti altro dolore con la sua sola presenza" disse con un tono più duro, con un velo di rabbia che si percepiva abbastanza chiaramente.

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Sab guardò un attimo Dylan quando nominò i figli, poi Rebecca decise di non aggiungere nulla. "Comunque sia, per ora puoi stare tranquilla per Cat , non gli torcerò un capello promesso" disse e la sorella guardandola accennò un sorriso.In seguito Dylan disse che anche se Kyou stava rimediando, non avrebbe di certo in questo modo cancellato quello che aveva fatto. Lo stesso valeva per Rebecca, anche se cambiava, il sangue che le ricopriva le mani ormai non si poteva più togliere o lavare via. E forse nemmeno uccidendo Jacob accadrà , ma sente comunque di doverlo fare.

"Okay, comunque hai ragione Dylan......quello che Kyou mi ha fatto è stato terribile e a volte ammetto che la cosa mi torna in mente. Non è stato per niente facile il periodo della mia gravidanza, sopratutto al Kadic" disse, la sua voce era torna leggera mantenendo però uno strato di tristezza. Rebecca comprendeva cosa la sorella stava provando, più di quanto lei immaginasse.

A un certo punto Dylan si alzò , dicendo che aveva bisogno di prende da bere la bancone. Rbecca stava per dire qualcosa , ma il tempo di parlare e lui già si era allontanato. Lo seguii con lo sguardo, per paura forse che scomparisse all'improvviso.

"Ti piace molto quel ragazzo, vero Onee-san?" disse Sab sorridendo e guardando con sgaurdo dolce la sorella che a sua volta si girò verso di lei. Sospirò e po sorrise , non aveva ancora capito chiaramente i sentimenti nei confrrnti del ragazzo, ma man mano sapeva che diventavano sempre più forti.

"Chissà, sto imparando solo adesso a dare ascolto ai miei sentimenti, quando sarò certa di quello che provo per lui, vedrai che tu sarai la prima a saperlo" disse accennado un di doclezza nel tono di voce.

Rebecca Brooke

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Dopo qualche minuto Dylan tornò a sedersi con le due sorelle, Guardando principalmente Rebecca. Lei più che preoccupata in quel momento era distratta. Aveva altri pensieri per la mente, ma di certo non voleva che Dylan se ne accorgesse.

"Capisco, allora direi di uscire da questo posto e prendere un po d'aria. Pago io per voi , intanto aspettatemi fuori" disse con un'improvvisa allegria che era spuntata nel suo tono di voce.

E ora che gli è preso?" pensò sorpresa la XW, chissà cosa passava per la mente di sua sorella invece. Comunque evitò di andargli contro per quanto riguardava il pagargli le ordinazioni. Non gli andava di discutere in modo futile con Sab.

Prese la mano di Dylan e uscì con lui fuori. "Certe volte non capisco cosa gli passi per la testa" disse e subito dopo Sab fu lì con loro.

"Che ne dite di venire da me ? " chiese lei sorridendo, era quasi ora di pranzo e Rebecca cominciava a sentire la fame allo stomaco visto che non aveva mangiato per tutto il giorno.

"Non credo sia una buona..."

"E invece io voglio che voi veniate, o almeno se non a casa mia al centro Differents. Onee-san per favore." disse Sab afferando entrambe le mani della sorella e portandosele vicino al petto. In seguito cercò di convincere con occhi dolci Rebecca. Per un paio di minuti stette in silenzio poi guardò verso Dylan.

"Te che dici?" gli chiese, anche non gli andava di trascinarlo di nuovo in quel posto.