James Pegasus Dwes

Umano Comune

James era ancora sorpreso dal caos che si era scatenato in periferia, era un adoratore del caos, inoltre quando seppe che la stessa ragazza che aveva creato il tutto fosse una sua parente non poté che sentirsi orgoglioso di tutto quello. Ad ogni modo non mostrò molte di quelle grandi emozioni, rimanendo distante sia da Rebecca che da Sabrina, osservando il tutto con sguardo pigro e vuoto. Come Sabrina, anche James voleva sapere del perché di tutto quel caos, dopotutto in ogni cosa c'era una spiegazione. A quella sua risposta, Rebecca rispose ammettendo della presenza degli ordini da parte di XANA, un nemico che aveva ordinato del semplice caos ma pur sempre apprezzato.

Wow...dev'essere stato qualcosa di incredibile.

Disse James senza trattenersi nel ripensare al casino che aveva provocato, per lui Rebecca non era niente male come guerriera senza pietà.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

James sembrò non preoccuparsi troppo delle occhiatacce di Sabrina, anzi, sembrava non vederle come occhiatacce ma come uno sguardo normale. Non era il tipo di ragazzo che frignava ad uno sguardo cupo di un adulto ne un tipo di persona che era impaurito dagli adulti seppur portava il degno rispetto per loro. Improvvisamente qualcuno bussò alla porta, i due figli di Sabrina rimasero al loro posto così come James che sembrava preso da altro in quel momento, la persona alla porta doveva essere qualcuno di importante ma gli unici suoni furono la porta che venne chiusa violentemente. Alla fine si scoprì che era la stessa ragazza che aveva visto al telegiornale, James sembrava entusiasta ma non lo mostrava apertamente, quando alla fine Rebecca gli chiese il suo nome, James ci rifletté su. Non sapeva se dire per intero il suo nome oppure no, anche se era di famiglia non pensava di meritarlo il cognome.

James Dwes, piacere.

Disse tranquillamente il ragazzo, osservandola lentamente e facendosi un'immagine di lei nella sua mente per cercare di capire che persona fosse, ciò avrebbe richiesto tempo e la sua bocca non cacciò altro dopo il suo nome.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

La situazione iniziò lentamente a tramutare, improvvisamente, iniziò tutto con una chiamata al cellulare di Sabrina e la discussione sembrò raggiungere subito livelli molti caldi visto che la voce della ragazza era aumentata a dismisura. James la osservò con tranquillità, forse pensava che di solito parlava così al cellulare anche se l'espressione sui visi dei due figli di Sabrina lasciavano molto a desiderare. Dopo aver concluso la chiamata accese la tv e da lì partì il servizio del Journal De Paris. Una XW con un berretto e una maschera aveva attaccato la periferia di Parigi. James sembrava essere stupito e attratto da quello che stava accadendo, una sorta di innamoramento riguardo al caos che era avvenuto in quei dintorni.

Wow una bella distruzione, niente male davvero...chissà che cosa stupenda essere all'interno di quel gruppo.

Disse James ad alta voce senza rendersene conto, quando lo fece si guardò intorno e sorrise nervosamente prima di nascondere l'imbarazzo. Aveva appena idolatrato gli XW dinanzi ad una LW.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

Riguardo al tatuaggio beh ho semplicemente chiesto a Janet se potevo farlo, lei mi ha chiesto che se avessi partecipato a qualche hobby che mi portava fuori da casa allora me lo avrebbe concesso. Quindi ho partecipato ad un corso di lettura e lei ha ricambiato.

Disse James vedendo la piccola litigata scherzosa tra Sabrina e Josh sempre riguardo i tatuaggi, giustamente la madre ne aveva molti e aveva proibito al figlio di farseli senza la sua autorizzazione. Forse Sabrina non voleva che il figlio li avesse sulla sua pelle, forse era presto e forse non voleva assecondare tutti i suoi capricci.

Sono belli i tuoi, comunque, quando lo chiesi a Janet non lo feci con l'intenzione di volerlo davvero, cioè, se lei mi avesse detto di no allora non l'avrei forzata.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

Ah...adesso capisco. Forse non gli piace il fatto che debba fare competizione con un'altra ragazza madre e forse prova gelosia nei tuoi confronti. A volte si giudica troppo presto una persona.

Disse James aiutando Sabrina con il piatto e aspettando il secondo che sarebbe arrivato di lì a poco. Soltanto Josh prese un altro piatto di pasta e James lo continuava a guardare mentre divorava di nuovo il primo, principalmente, non gli causava problemi ma aveva capito che forse il ragazzo non mangiava dalla mattina oppure aveva mangiato ma il suo stomaco era ancora vuoto. I suoi occhi si poggiarono poi su Yuriko, la secondogenita di Sabrina, lo si poteva vedere sia dalla sua altezza che dai suoi comportamenti, era piccola e sembrava indifesa e forse non lo era ma nessuno sa nascondere il proprio comportamento da bambino se si è bambini.

Beh da quando sono venuto in Francia ho iniziato a suonare, studio da solo quello che posso la lingua francese. Janet ha visto che avevo delle difficoltà nel farlo, sia per mia volontà che per scarsa efficienza, quindi mi ha iscritto al Kadic. Diciamo che dovrei ringraziarla mille volte. Quando resto a casa non faccio altro che suonare, pur sapendo che le creo dei fastidi ma lei non si è mai arrabbiata, inoltre fa tutto quello che può in suo potere per non farmi pesare la morte dei miei e cercare anche di essere una madre. Ho anche questo...

Disse James mostrando il suo braccio destro che era coperto da un tatuaggio che ritraeva un groviglio di rose rosse, lo mostrò alcuni secondi, prima di nasconderlo sotto la manica della felpa nera.

Quando ero nel Regno Unito ho avuto un'infanzia normale come ogni ragazzino, ammetto che a volte mi manca ma il modo in cui trascorro le giornate adesso mi sta bene comunque.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

James ascoltò con attenzione le parole di Josh, sapendo di aver sbagliato persona e continuò ad ascoltare nel sapere chi fosse davvero questo Leo e chi fosse sua madre.

Ora capisco e che non sempre ricordo tutto. Quindi questo Leo è il bulletto che ha ogni classe e sua madre è perfida? Beh tutto torna.

Disse James finendo di mangiare e osservando Sabrina che spiegò quanto fosse smisurato l'odio della madre di Leo nei suoi confronti anche se il ragazzo non sapeva il motivo di cotanto odio.

Non capisco perché ti odi, alla fine non sei una persona malvagia ma penso che la sua sia invidia. Una grande invidia.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

Si infatti, è una bella cosa più o meno. Cioè Josh non è problema ma anche sapendo che sono di famiglia la situazione non è cambiata molto.

Disse rivolgendosi a sua cugina che in quel momento si stava gustando il primo cucinato da lei con molta parsimonia e piacere, mostrando che comunque era una buongustaia. L'attenzione poco dopo venne portata sul figlio di Sabrina che smise di mangiare di colpo e sul suo volto si era dipinto un'espressione pensierosa quasi triste. Naturalmente la madre se ne rese conto e iniziò a parlare con lui e alla fine sbucò fuori la notizia che riguardava Leo, James non lo conosceva se non di vista.

Leo per caso è quel ragazzo che sta sempre con te e che il primo giorno veniva picchiato da quella ragazza?

Disse James rivolgendosi a Josh, sperando di ricevere conferma sia positiva che negativa, anche perché non conoscendolo non poteva essere sicuro di aver indovinato o di aver sbagliato.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

Beh la prossima volta sicuramente ci sarà, così la conoscerai meglio e altro ancora...diciamo che è come una sorta di mamma solo che non abbiamo lo stesso legame di una mamma con un figlio.

Disse James rivolgendosi a Sabrina prima di raggiungere il suo posto a sedere a tavola e aspettare le portate, nel mentre, osservava con fare curioso il rapporto tra Josh e sua sorella Yuriko, aveva notato molto rapidamente che i due non si somigliavano molto ma non chiese nulla riguardo ciò, mettendosi ad osservare le posate in attesa dell'arrivo del primo.

No tranquilla, non faccio discriminazione sul cibo.

Disse il ragazzo osservando i due figli di Sabrina avventarsi sul cibo con un'espressione alquanta preoccupata, dopodiché, prese la forchetta e iniziò a mangiare con tranquillità la prima portata.

Beh ho iniziato da poco ma è una bella scuola o collegio o dormitorio...non conosco quasi nessuno e le materie non sembrano niente male. Mi piace l'ambiente e l'atmosfera che c'è intorno, inoltre, non sono neanche disturbato da bulli o altri e posso suonare in tranquillità nei momenti di pausa.

Rispose James concludendo di mangiare e pulendosi con le labbra con fare tranquillo.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

Il ragazzo dopo aver bussato rimase sull'uscio della porta alcuni minuti a contemplare il materiale della porta e a guardarsi intorno con aria curiosa e pigra, quando si aprì il ragazzo vide una bambina dinanzi a se che lo invogliava ad entrare. Senza farci troppo caso si addentrò nella residenza della cugina e con gli occhi studiava l'abitazione senza però fermarsi nel tragitto. Quando raggiunse la cucina trovò Sabrina occupata in cucina e quando lo vide si tolse il grembiule e salutò il ragazzo.

Ciao e...bel grembiule..

Disse il ragazzo sorridendo lievemente prima di ascoltare le argomentazioni della ragazza riguardo l'assenza di suo marito e dell'assenza di Janet e poi mi presentò a sua figlia, la più piccola della casa almeno secondo i pensieri del ragazzo.

Piacere mio Yuriko.

Disse James sorridendo di nuovo prima di poggiare lo sguardo, attratto dal rumore, su Josh, primogenito della famiglia. James lo salutò prima con un gesto di mano e poi a voce.

Salve Josh. Comunque Sabrina...anche a Janet dispiace di non essere venuta. Ha ricevuto una chiamata dal lavoro all'ultimo minuto quindi non sarà dei nostri.

James Pegasus Dwes

Umano Comune

James preparati che ti porto da tua cugina Sabrina.

Disse una voce femminile provenire dalla cucina, quella voce matura e adulta proveniva dalla tutrice del ragazzo. Una donna sulla quarantina di anni, capelli corti rossi e con alcune lentiggini sul viso, indossava un gonna blu che arrivava alle ginocchia ed una camicia color magenta mentre la giacca elegante era posta sulla sedia e sopra la giacca si trovava la borsa. Dopo aver finito di leggere alcune carte la donna raggiunse la stanza di James e lo trovò a strimpellare le corde di un violino seduto a gambe incrociate su una sedia posta con la schienale sul letto e con lui seduto in modo strano.

Dalle chitarre al violino, inoltre...perché lo suoni con entrambe le mani? Non hai un archetto?

Disse lei poggiandosi con la spalla sulla trave della porta ed osservandolo con un sorriso beffardo sul viso mentre lui si ricomponeva e si preparava ad indossare le scarpe.

Non puoi vestirti elegantemente? Insomma faresti un figurone.

Vero...ma se vestirsi bene equivale ad essere una persona per bene allora chiunque faccia ginnastica con delle scarpe classiche è una persona malvagia. O chi indossa abiti eleganti con delle converse ai piedi è una brutta persona. Non farti condizionare dai vestiti, l'abito non fa il monaco.

Disse il ragazzo facendo il nodo all'ultima scarpa e rialzandosi dal letto, portandosi dietro la felpa nera e subendo all'uscita della stanza un pacca sui capelli e la risata della donna.

Purtroppo io non potrò essere dei vostri. Un'ora fa ho ricevuto una chiamata importante del lavoro, stasera se ti va ceniamo fuori ovunque tu voglia. Inizia a scendere io prendo la borsa e la giacca.

Disse la tutrice mentre il ragazzo non disse nulla ma lei capì subito che si trattava di un si, vivendoci per molto tempo aveva capito le risposte del solitario James. Non passarono più di dieci minuti che i due erano in macchina, nella Audi R8 della donna.

L'indirizzo dev'essere questo. Però...niente male davvero. Dai su vai, non farla preoccupare e mi raccomando...comportati bene.

Comportati bene? Sono la rappresentazione umana del cioccolato. E non per il fatto del nero ma perché sono dolce...cioè non sono nero ma...

Non provarci...hai rovinato la battuta. Ehi prima di scendere ti ricordi cosa devi fare?

James sbuffò alcuni secondi e poi diede un bacio sulla guancia della donna prima di scendere dall'auto.

Sei una schiavista Janet...ci vediamo stasera.

Detto ciò il ragazzo raggiunse la porta della casa della cugina e bussò con tre tocchi prima di rimanere sull'uscio in attesa di entrare. Quando sarebbe giunto il momento avrebbe salutato il suo interlocutore con un cenno di mano ed un "Salve" normale.