La pagherai per quello che hai fatto

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Accidenti,i custodi erano riusciti a catturarla e ora lei era in gabbia,non ne poteva più delle stanze chiuse o delle celle,il laboratorio da cui era fuggita ne era pieno. Dei custodi vennero a prelevarla e la condussero fino alla sala degli interrogati. Picchiettava con la suola delle scarpe sul pavimento sbuffando rumorosamente. Spero che quei cretini della mia squadra si sbrighino pensò roteando gli occhi e aspettando.

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Guardò il ragazzo che era appena entrato con malizia,ma anche indifferenza. In silenzio aveva avvolto la stanza da un sacco di tempo. Il ragazzo non aveva osato aprire bocca,la guardava solo con uno sguardo così serio che faceva impressione persino a lei.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua caro?" cominciò la ragazza con un sorrisino sadico. Accavallò le gambe facendo spostare leggermente il vestito sotto la pelliccia su cui lei appoggiava la testa ogni tanto da quanto era soffice.

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Se avesse saputo chi era probabilmente già lo avrebbe detto o avrebbe saputo che persona era. Il dubbio si infittì quando lui decise di rimanere solo con la maglietta e il giubbotto antiproiettile e metteva dei guanti.

Rise leggermente a quelle azioni,si sarebbe divertita a provocare il ragazzo. "Mi dispiace no,ma potesti sempre darmi un indizio,ma forse tu vuoi fare altro......" disse e lo sguardo perverso della ragazza non si staccò neanche una volta da quello del ragazzo che sapeva che fosse gli avrebbe fatto del male.

"Fai pure,di certo non farà più male di quello che ho sopportato già" disse,poteva torturala o fargli quello che voleva,al contrario della sorella lei non provava nulla,ne dolore ne disperazione.

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Non parlo all'inizio,non si oppose o altro,lo lasciò fare era comprensibile che ce l'avesse con lei fino a quel punto,poteva anche ucciderla,alla fine non sarebbe cambiato nulla.
Dopo che si fermò comincio a ridere piano all'inizio per poi aumentare il volume e guardare sorridendo con gli occhi sbarrati il ragazzo. Dopo un po di fermò e lo guardò serio.

"E comprensibile che tu voglia vendicarti di Sab, devi amarla un sacco mia sorella ,ma anche se mi rompi ogni osa del corpo,o mi ferissi come io ho ferito lei non cambierebbe nulla,non mi farai provare un dolore simile al suo o uguale." disse per poi leccare con la lingua lo stesso suo sangue che usciva dal labbro e dalla bocca.

"Il suo sangue è dolce quanto lei,dovevi vedere anche che colore,in mezzo a quel rosso c'era un po di blu,invece,nel mio che è apro e amaro c'è solo una sfumatura di nero,mentre tua moglie ha sofferto nelle mani di me e Deja,io non soffrirò nello stesso modo nelle tue di mani"

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Quando gli tagliò le dita lei si infuriò,ma non potendo fare nulla mentalmente si prese nota di fargliela pagare.
"Un cane ha fatto di peggio mangiandomi tutta la mano,di certo tu non sei meglio " disse,poi decise di fare un mossa azzardata. Si girò di scatto e diede due calci all'altezza dello stomaco per poi con essi aiutarsi ad alzarsi, prima di fare altre mosse una ragazza irrompe nella stanza. Kira si mise in mezzo convincendo Ken a fermarsi e fosse ad ascoltarla.

"Così peggiori le cose s egli fai del male.Credo che abbia qualche legame con Sab, poco fa Liz mi ha chiamato e ha detto che il tatuaggio di Sab se illuminato e lei ha urlato leggermente." disse e io sorrisi,vero il tatuaggio,anche lei ne aveva uno. Kira si avvicinò a Melinda e gli tolse leggermente la giaccia nella spalla destra mostrando così il tatuaggio a forma di drago come quello di Sab che inoltre brillava di un aura rossa.

"Vedi,è identico,anche se non so come è possibile." disse Kira.

"Oh cara Kira...te lo dico io perché,Sab non è l'unica assorbitrice" disse.

"Non è possibile che ci siano due assorbitrici,quelli del laboratorio ti avrebbero fatto già a pezzi se sapevano che eri così pericolosa ."

"Infatti non lo hanno mai saputo,ho limitato l'uso di poteri,ne ho mostrati solo 13 per far credere che fossi solo un Alpha......ma se cedete che sappia qualcosa sul fatto che Sab si sia sentita male questa volta non mi assumo la colpa,non so cosa gli sia successo"

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Dopo che Kira e Ken erano usciti Melinda rimase seduta per un po li nella stanza. Poi in qualche modo riuscì ad attirare l’attenzione di uno degli agenti ,nonostante non avesse due dita e che entrambe le mani erano dietro al schiena riuscì a mollarli una teta e rubargli le chiavi delle manette. Liberate le mani si tolse il collare e con la coda punse un altro agente che stava andando verso di lei con una pistola. Non lo uccise per ora piuttosto lo stordì. Fuggendo dal retro aprì le ali nere e cominciò a volare in direzione dell’ospedale,arrivando anche prima del cognato e dell’altra Different. In quel momento vide da fuori al finestra i Pegasus che dormivano in due poltrone e anche sua sorella nel letto riposava. Vedere quella scena la bloccò,nel profondo del cuore,nell’abisso di esso sapeva che aveva fatto del male a una persona a cui voleva bene,non era contenta di ciò che Deja gli aveva fatto,aveva tollerato la tortura e si era divertita,ma Deja aveva esagerato . Probabilmente avrebbe usato il fatto che la XW avesse una cotta per lei per pugnalarla alle spalle una volta che avrebbe avuto la sua piena fiducia e quella anche del capo XW.Notò anche il piccolo Josh che dormiva con la madre,suo nipote….ma di sicuro lei ora non meritava di essere la zia di quel bambino,Rey probabilmente era stata meglio come zia. Chiuse le ali entrando poi nella stanza dalla finestra senza fare rumore,era come un fantasma lì,nessuno aveva sentito i suoi passi ,il suo respiro..niente di niente. Si sedette nel letto vuoto di fianco a quello di Sab guardando lei e il bambino. All’iniziò impassibile,poi avvicinò dubbiosa con la mano e accarezzò pian piano la testa del bambino. In realtà non è vero quello che ha detto a Deja,non è vero che non sapeva all’inzio tutte le cose che erano successe alla sua ex-famiglia, lei li aveva osservati un sacco,con un satellite collegato alla sala computer del laboratorio li guardava ogni giorno,aveva visto come la sorella cresceva,come diventava brava in tutto,come cantasse bene agli spettacoli della sua scuola a Londra e di come si fosse affezionata a quella Rey. Era riuscita non si sa come a vedere anche il suo matrimonio con quel custode,di sicuro il padre lo considera il genero perfetto. Smise di accarezzare Josh quando vide che qualcuno la stava osservando,ovvero quella che in passato fosse avrebbe chiamato madre.

Claire Pegasus

Umano comune

La donna non si era neanche accorta di essersi addormentata,quando si svegliò gli venne quasi un colpo all’inizio vedere la ragazza,con l’oscurità della stanza non l’aveva riconosciuta all’inizio,ma guardando meglio vide che si trattava di Melinda,in quel momento gli occhi cominciarono a diventare lucidi e alzandosi pian piano si avvicinò a lei sedendosi anche essa nel letto di fianco a Sab.
”Oddio sai all’inizio non ci credevo che fossi ancora viva,pensavamo di averti persa….” disse,dopo avrebbero parlato di quello che aveva fatto alla sorella,era arrabbiata per questo,ma non poteva negare però che era neanche contenta di vedere la figlia che credeva morta quasi 19 anni fa.
“Io so che mi avete abbandonato,ma probabilmente fosse era una bugia che il signor brooke mi ha messo in testa per non cercavi,ma lo stesso non posso tollerare che non mi abbiate cercata” disse fredda e distaccata.

”Non è affatto vero ,dopo che quell’uomo ti ha rapita e ci ha fatto credere che eri morta io non ci ho voluto credere,sia io che tuo padre ti abbiamo cercato ovunque,avevo ingaggiato anche un agente del FBI per cercarti e ti aveva quasi trovata,mi aveva detto che fosse aveva trovato una traccia,ma dopo non abbiamo avuto più notizie.”
“Bhe sono sicura che la ragione sia chiara,di sicuro lo hanno scoperto e l’hanno ucciso perché non potesse dare notizie di me,comunque nonostante tutto io continuerò a odiarvi,lo devo fare…..che non lo facessi gli XW mi caccerebbero subito”
”Perché voi stare con tipi come loro,tu non sei veramente cattiva,io lo so che sei pentita per quello che hai fatto a tua sorella,io so che c’è un motivo a tutte le azioni cattive e alle persone che hai ucciso c’è un perché l’hai fatto”
“che cosa ti fa credere che io sia pentita?”
Perché ho appena visto come guardavi lei e Josh….quello sguardo lo conosco bene,è lo stesso di tuo padre quando ho avuto una volta quel incidente in auto e Sab si erra addormentata su di me che riposavo…… lui mi guardava e accarezza tua sorella con dolcezza come hai appena fatto tu.
Vide Melinda girarsi e guardare Sab e poi di nuovo sua madre. “Non mi perdonerà mai per quello che gli ho fatto,nessuno lo farà ed è meglio così,voglio che Sab mi odi con tutta stessa,così almeno non mostrerà pietà quando mi ucciderà”
”Lei non lo farebbe mai,non sarebbe capace di uccidere come te…..e comunque io non voglia che nessuna di voi due muoia,non sopporterei di vederti una seconda volta ….. disse accarezzando il viso della ragazza che sbadigliò,probabilmente stanca per tutto,notò poi che gli mancavano due dita alla mano destra e sbiancò. Melinda se ne era accorta e sorrise, “Ho avuto una bella chiacchierata con mio cognato” disse. Il solo pensiero che Ken gli avesse tagliato le dita gli faceva venir ei brividi,anche se se lo meritava avrebbe detto due paroline al ragazzo su ciò.Dopo sentì un peso sulla spalla e del bagnato sulla maglietta. Melinda si era appoggiata e stava piangendo in silenzio,senza dire nulla. La donna sorridendo l’accarezzò e sottovoce gli cantava la stessa canzoncina che aveva cantato a lei e a Sab quando era ancora in ospedale la prima notte dopo il parto.
“Era da 19 anni che non ti sentivo cantare ……mamma” si era sforzata molto per dire quell’ultima parola,voleva odiare a tutti i costi la sua famiglia,e fosse davanti agli altri ci sarebbe riuscita,ma di fronte a loro invece no.
Poi però si asciugò in fretta le lacrime cercando di calmarsi e smise di tenere appoggiata alla spalla della madre la testa. “Ma perché sto piangendo,io non sono una debole,non sono così io sono veramente cattiva, dovrei uccidervi tutti adesso” disse cercando di convincersi,ma sapeva che con loro avrebbe mostrato pietà,non sarebbe riuscita mai a uccidere al sua famiglia.
”Non è una debolezza quella che mi hai mostrato,ti sei solo sfogata,non saresti riuscita a trattenere ancora tutto dentro. disse accarezzandola ancora. Il quel momento però Sab si vegliò e uscì la coda quando vide Melinda.
“Che ci fai qui?” chiese mostrando anche lei freddezza. “Ero venuta a ucciderti……….” Non era veramente convinta di quello che diceva e Sab lo notò visto che abbassò la coda e coccolò il bambino.
“E stato Ken vero?” disse riferita alle dita mancanti ,ci sarebbero voluti dei giorni prima che ricrescessero. “Già,è molto simpatico,ottima scelta proprio Sab” disse sarcastica e questo fece sorridere stranamente Sab e anche la madre che le guardava.
“Avete visto? Andreste d’accordo se solo voleste” disse, ma Melinda guardò Sab con fredezza.
“Non voglio che mi perdoni per quello che ti ho fatto,ammetto che però Deja non doveva farti questo,renderti sterile non era nei miei piani, e stata una sua iniziativa..non lo fermata solo perché se no avrebbe pensato che non ti odiavo sul serio….che facevo solo finta, e credimi è un vantaggio che stia fra gli XW”
“perché dici così?” chiese Sab, “Perché così potrei magari fargliela pagare a Deja,ma non dite niente di questa idea a qualcuno,nemmeno a Ken,lui deve odiarmi e anche tu dovresti” disse per poi alzarsi e andare verso la finestra e aprirla, ma prima che potesse andarsene Claire l’abbracciò forte,con difficoltà lei ricambiò. Poi staccò e uscì scomparendo.

Melinda Brooke

XANA Warrior-Different

Fantastico,era arrivato anche lo sbirro-cognato,Melinda si bloccò dando le spalle al ragazzo e sbuffando. "E io che dovevo andarmene prima che arrivassi,lo sapevo che non dovevo venire qui" si lamentò.

"E allora perché sei venuta ?" chiese Sab,in quel momento anche il signor Pegasus si svegliò e si alzò di scatto vedendo l'altra figlia creduta persa lì.

Melinda si girò sorridendo sfacciatamente, "Per finire il lavoro" disse tirando anche lei fuori la pistola e puntandola alla sorella,doveva essere credibile,doveva far credere a tutti che li odiava,tutto era basato sul fatto che dovesse odiare la sua famiglia. Prima di fare altre mosse la signora Pegasus si mise tra le due figlie.

"Tutta sorella non c'entra niente con quello che ti è successo okay?se te la vuoi prendere con qualcuno preditela con me,con tua madre per non essere riuscita a tenerti al sicuro,che non ti ha cercato abbastanza da trovarti,di aver creduto tutti questi anni che fossi morta,uccidimi su,hai detto che ci odi,bhe dimostralo" disse e Melinda sbiancò di colpo e mentre puntava la pistola addosso alla madre la mano gli tremava leggermente. Non poteva sparare a lei,alla donna che l'aveva messa al mondo,ma se non lo avesse fatto probabilmente qualche XW l'avrebbe scoperto e avrebbe pensato che non odiasse abbastanza la sua famiglia da farla fuori.

"Oh andiamo tu non saresti cosi stupida da fare ciò madre" disse sorridendo fingendosi divertita da quella reazione.

"E tu non saresti così cattiva da spararmi Rebecca" disse,non aveva mai sentito quel nome e sinceramente non sapeva a cosa si riferisse.

"Mi chiamo Melinda"

"Quello è il tuo secondo nome,quando eravate piccole vi chiamavo con il secondo nome,Melinda e Demetria" disse con gli occhi lucidi.

"Ora però dimostrami che ho torto e premi il grilletto" disse ,Melinda cercando di restare calma e non avere una crisi. Prima quando Ken gli aveva dato quei calci si era trattenuta parecchio,quei colpi gli ricordavano ciò che ha passato e ora stava per esplodere. Cominciò a sentirsi debole e mollò la pistola che cadde a terra ,poi indietreggiò fino ad toccare il muro,poi non ebbe più controllo e urlò leggermente lasciandosi cadere a terra.Poi un capogiro la fece praticamente distendere a terra per po svenire. Subito la madre raccolse la pistola e la passò a Ken e suo marito sollevò la ragazza mettendola nel letto vicino a quello di Sab. Quell'urlo aveva anche fatto svegliare di colpo Josh che spaventato cercava di realizzare cosa fosse successo.

"Che c-cosa ha fatto?" chiese Sab allarmata. "Ha avuto una attacco di panico tutto qui,ma non per via della pistola che mi puntava addosso,fosse è stato qualcos'altro." disse velocemente la madre per poi controllare come stesse Melinda che aveva perso coscienza. Federik notò anche lui le dita mozzate che si stavano ricostruendo lentamente e andò vicino a Ken.

"Cosa hai fatto a Melinda quando l'hanno portata in prigione?" chiese tra il preoccupato e il furioso,anche se aveva fatto del male a Sab,era comunque sua figlia anche lei.

Sab Ichijouji

Lyoko Warrior-Different

Mentre mio padre,mia madre e Ken discutevano io guardavo Melinda svenuta,perché non gli aveva sparato,perché aveva esitato se davvero odiava la mamma,papà e anche me? Che fosse realmente buona alla fine e che quella sua malvagità fosse solo una maschera....ero confusa,avrei dovuto essere arrabbiata in quel momento,ma non riuscivo .....perché come mia madre anche io sentivo qualcosa in Melinda,ma non capivo cosa. Sussurrai a Josh di andare da Ken e io appoggiai a terra le gambe rimanendo nel mio letto seduta ,poi avvicinai la mano a quella di mia sorella che penzolava dal letto. L'afferrai stringendola,sentivo come dell'energia dentro di lei molto forte,poi provai a fare una cosa che mi ero promessa di non fare. Usando la telepatia guardai nella sua mente,le immagini che vidi mi scioccarono,stavo vedendo cosa le avevano fatto quei bastardi del laboratorio,di come avessero anche abusato di lei in modo violento. Ma la cosa che mi sorprese fu di vedere lei che,in qualche modo si era collegata con un computer a un satellite o a qualche telecamera della base militare di mio padre e avesse guardato tutti i momenti che avevo passato da piccola con la mia famiglia. Vedevo al sua tristezza nel non poter condividere quei momenti con noi. Poi altri immagini ancora mi passarono davanti,ma una cosa capii da quello che sentiva: con me si era trattenuta,non mi aveva riservato il trattamento che avevo appena visto che infliggeva alle altre sue vittime,in qualche modo aveva cercato di recarmi il meno male possibile,si era sforzata di farlo. Quindi è probabile che lei non avesse fermato Deja quando ha procurato la ferita che mi ha reso sterile solo per non farsi scoprire,ma che senso ha per lei restare negli XW?. Smisi di curiosare nella use mente e continuai ad accarezzargli la mano,al contrario suo io non riuscivo nemmeno per finta a essere cattiva in questo modo con le persone o a odiarle ,nonostante quest'ultime mi recassero male,io so che c'è un motivo se lei ha questo atteggiamento,se ha questa cattiveria in sè,era come il diavolo,che prima era un bellissimo angelo e poi qualcosa l'ha cambiata,la resa una assassina.

In quel momento lei aprì gli occhi e guardava confusa quello che facevo,non se l'aspettava. Ken e i miei essendo girati non vedevano che stava succedendo così lei sottovoce mi parlò. "Come faccio a farti capire che voglio che mi odi? Ti ho fatto del male e quindi dovresti essere anche contenta che il tuo ragazzo mi ha dato filo da torcere,e tu dovrei fare lo stesso,dovresti aiutarlo a farmi il più gran male possibile." disse seria.

"Il problema è che io non sono come te Melinda,anche se mi sforzo non riesco a essere abbastanza cattiva e vendicativa con le persone cattive che mi hanno procurato del male, e poi sentivo in qualche modo che ti stavi trattenendo, e non è colpa tua se sono sterile adesso,ma è di Deja e fosse è solo lei che odio talmente tanto da volerla morta,ma te......tu sei parte della mia famiglia....non potrei mai toccare o fare del male a una della famiglia" risposi sottovoce. Lei in quel momento sorrise e stinse la mia mano.

"Non potrò mai tornare a far parte della famiglia Sab,per il vostro bene devo starvi lontano......quindi per favore cerca di sforzati di odiarmi........" disse infine per poi diventare fumo e scomparire dalla finestra. Mi ritrovai con la mano nel nulla e così la strinsi a pugno e l'appoggia sulle ginocchia.