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."Ken sicuro che domani non riesci a prenderti un ora alla mattina, Josh ha la partita e sarebbe felicissimo che suo padre fosse lì a vederlo " dissi con un velo di tristezza. Era già da mezz'ora che ero nell'ufficio di Ken per convincerlo a cercare qualcuno che lo sostituisca quel giorno per riuscire a venire alla partita di calcio di nostro figlio. Ultimamente non sembrava avere mai del tempo libero per stare con i bambini e questo mi faceva stare male.
"Sab ,senti. Per ora non mi vengono idee su come fare per risolvere la cosa, ma ti giuro che se mi viene in mente qualcosa ti avvertirò okay. Neanch'io voglio perdermi la partita di Josh, so quando lui ci tiene ed è per questo che farò tutto il possibile per venire, te lo prometto" disse con voce gentile avvicinandosi a me portando le sue mani sul mio viso per poi lasciarmi un leggero bacio sulle labbra e sorridermi. Il vedermi anche solo triste lo colpiva come una pugnalata al cuore e così cercava sempre di farmi sorridere o rilassare per non continuare ad avere quell'umore.
Uscii dal suo ufficio per lasciarlo lavorare in pace e andai alla macchinetta del caffè a prendere uno, molto forte se era possibile. Ultimamente dormo poco e quindi sono sempre assonnata la mattina.SPOILER (clicca per visualizzare)VESTITI
CAPELLI
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chojuro1996 .
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Ero da poco tornato in città ma l'idea di dover parlare con Chatrine mi intristiva, sicuramente lo avrei fatto ma non in quel momento. Avevo passato alcuni giorni a spiare la sua amica, Sabrina, osservando i luoghi che lei stessa visitava e cercando quello con il minor numero di persone. Dopo varie camminate su e giù dinanzi all'edificio dei custodi mi decisi ad entrare all'interno, rimanendo sempre abbastanza distante dalla ragazza che naturalmente aveva una sua motivazione ad entrare all'interno dell'edificio. L'avevo seguita per alcuni minuti, senza chiedermi dove stesse andando, dopodiché sparì dalla circolazione e un po' spaventato di essere stato scoperto cercai rifugio all'interno di una delle tante stanze, iniziando a pensare a cosa fare. Passarono alcuni minuti, durante i quali continuavo a pensare a come agire e a cosa fare e dire, nel caso in cui fossi stato scoperto. Ciò non avvenne, infatti, quando sbucai fuori dalla stanza non notai nessuna presenza ostile e continuai la ricerca della ragazza, ritrovandola vicino ad una macchinetta del caffè con uno sguardo molto pesante e gonfio come se avesse sulle sue spalle un grande peso. Di sicuro non volevo mettergli altri problemi addosso ma volevo sfruttare quest'opportunità, anche perché andare in giro e spiarla mi sembrava una cosa molto meschina da parte mia. Mi avvicinai ad uno dei tanti posti a sedere posizionati vicino al muro del corridoio, anche se non avevo attirato l'attenzione della ragazza che sicuramente era in sovrappensiero.
Sabrina Pegasus, giusto? Ti ricordi di me? Dissi tranquillamente, per attirare la sua attenzione, mentre il mio sguardo continuava a fissare il pavimento in cerca di un rifugio dal suo.SPOILER (clicca per visualizzare)
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Sabrina Pegasus, giusto? Ti ricordi di me? disse una voce familiare, anche se non riuscivo a ricordare a chi apparteneva , così con il caffè fumante in mano mi voltai verso la persona che aveva parlato ed era una faccia che non vedevo da un bel po.
"Ah Shou che piacere rivederti, sai mi chiedevo che fine avessi fatto e da un po d'anni che non facevi vedere da queste parti" dissi sorridendo lievemente, anche se ancora sotto avevo la tristezza di qualche minuto prima in presenza di Ken. Non so perché, ma percepivo che il nostro matrimonio, la nostra unione si stava indebolendo e questo non era un buon segno.. -
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Ah Shou che piacere rivederti, sai mi chiedevo che fine avessi fatto e da un po d'anni che non facevi vedere da queste parti. Disse Sabrina con un sorriso lieve mentre in mano reggeva il suo caffè fumante, che a lungo andare sarebbe divenuto freddo. Sapevo che almeno per lei era strano vedermi lì. non essendo molto amici ma solo conoscenti eppure avevo più voglia di parlare con lei che con Chatrine, con cui avrei parlato sicuramente. Osservai alcuni secondi lo sguardo della ragazza, che sembrava avere altri pensieri più pesanti.
Si scusami...sono sparito senza dire nulla, mi spiace. Dissi tranquillamente continuando a rimanere seduto mentre fissavo il viso della ragazza, che continuava a guardarmi.
Ehi ti vedo un po' giù di morale...tutto bene? Chiesi perplesso, cercando di dare almeno una risposta alle mie domande, avvicinandomi ad ella, con la paura che potesse svenire da un momento all'altro.. -
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"Capisco" dissi solamente e per un momento ritorno su di me il velo di tristezza che nascondevo, il mio matrimonio era entrato in un periodo un po grigio, avevo paura che potesse succedere qualcosa che avrebbe rovinato tutta la felicità che fino ad ora avevo provato avendo Ken al mio fianco e i bambini.
Shou sembrò notarlo e cercò con una domanda di capire cosa mi succedesse. "S-Si tutto bene, è solo che....non è un buon periodo quello che sto passando,ma niente di allarmante tranquillo" dissi sorridendo e bevendo il mio caffè, si era raffreddato, ma in quel momento non mi importava molto.
"Allora, cosa hai fatto per tutto questo tempo?" chiese, evitavo di nominare Cat perché non sapevo come fosse adesso il loro rapporto.. -
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Capisco...mi spiace per quello che stai passando. Comunque per tutto questo tempo mi sono trovato fuori città, con l'intenzione di allontanare mio fratello da Cat anche se non gli ho rivelato nulla a lei. Mio fratello maggiore è uno Xana Warrior e credo che non cambierà fazione come ho fatto io, infatti, il suo unico obbiettivo e uccidermi per avergli causato problemi. Pensavo di avergli fatto perdere le tracce ma è riuscito comunque a riprendermi e adesso anche lui si trova qui, in città. Sicuramente Chatrine si è fidanzata con qualcun altro, dopotutto, sono sparito per molto tempo e chiunque lo farebbe. Spero solo che sia felice tutto qua. Dissi tranquillamente mentre ritornavo a sedermi facendole segno di sedersi accanto a me, così da non restare in piedi dinanzi alla macchina del caffè ad aumentare la fila. Sentivo che la stessa Sabrina continuava ad avere questo peso addosso e in un certo qual senso mi sentivo colpevole, decisi di volerla aiutare non per pietà o per fini egoistici ma volevo tenderle una mano per farla stare almeno un po' bene.
Ehi Sab...so che non sono la persona giusta con cui confidarsi, ahahah...ma se vuoi posso darti una mano. Almeno per sfogarti, sopportare da soli qualcosa di grande è molto dura... Dissi osservandola sorridendo tranquillamente, cercando di rassicurarla il più possibile, mentre un via vai di custodi raggiungeva la macchinetta.. -
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Mi accomodai vicino a lui finendo in fretta di bere il mio caffè per poi buttare nel cestino vicino il bicchiere. Dopo un momento di pausa lo guardai per parlare.
"Se questo tuo fratello cerca di farti qualcosa per favore avvertimi, non posso di certo permettere che i miei colleghi siano attacchi dagli XW all'infuori di Lyoko quindi non esitare a chiedere aiuto." dissi gentilmente e un po seria.
"Si Cat si è fidanzata , o meglio ri-fidanzata con il ragazzo con cui stava prima di te" aggiunsi. Poi lui sembrò interessarsi della mia di situazione anche se non avevo molta voglia di parlarne.
"Per quanto riguarda me bhe, ho solo un periodo molto stancante e pieno di impegni. Tra il lavoro e la famiglia non ho il tempo di stare ferma , eppure pensavo che una volta finita la scuola le cose sarebbero andate meglio....invece...." dissi un po vaga verso la fine.. -
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Lo farò tranquilla ma voglio metterti in guardia, è davvero pericoloso. Ha intenzione di uccidermi questo è vero ma conoscendolo gli farà soltanto piacere uccidere altre persone. Chissà adesso dov'è a pianificare qualcosa per trovarmi e farmi fuori. Devi restare accanto a Cat poiché anche lei è nel suo mirino per via del mio fidanzamento, ma non sa che ci siamo lasciati. Riguardo Cat sapevo che prima o poi sarebbe successo, sicuramente il suo ex è migliore di me e spero che riceva quello che io non sono riuscito a dargli. Dissi con aria spensierata mentre mi scombussolavo i capelli, rimanendo tranquillo e osservando i vari custodi in un completo via vai dinanzi alla macchinetta, come se la loro voglia di caffè fosse infinita. La mia attenzione ritornò di nuovo su Sab quando riprese a parlare, questa volta però dei suoi problemi.
Ti capisco, quando andavo a scuola mi chiedevo quando sarebbe finito tutto quel trambusto e ora mi pento di essere cresciuto troppo in fretta. Forse ci rendiamo conto della gravità del problema quando finisce...eppure siamo ancora qua, dopo tanti problemi. Sab non tenerti tutto dentro, peggiora solo la situazione. Dissi cercando di farla rilassare e di togliergli da dosso alcuni pesi incrollabili, anche se conoscendola a mala pena avrebbe accettato le mie parole ma non con me.. -
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Risi leggermente e lo guardai sorridendo, "Credimi se ti dico che non ha molte speranze contro la sottoscritta, ma comunque farò attenzione se dovessi imbattermi in lui. E proteggerò anche Cat te lo prometto, lei è una delle mie migliori amiche e farò in modo che nessuno provi a fargli del male." dissi e mi soffermai a osservai i custodi che andavano e venivano. Di sfuggita vidi anche Liz che andava a salutare Tuvia con un bacio dolce , Tony che è un altra custode portava una torre di registri impressionanti e mi irritava il fatto che nessun uomo là presente si fosse offerto di aiutarla. Quando lei scomparve dalla mia visuale , comparve in essa Ken che stava evidentemente uscendo, diretto di sicuro verso al fabbrica a dare un occhiata. Prima di varcare la porta si fermò e i nostri sguardi si incontrarono. Ma invece che ricambiarmi con il solito sorriso pieno di gioia, me ne rivolse uno un po forzato, per nascondere la tristezza che provava in quel momento. Poi uscii e io per un attimo abbassai la testa.
"Senti che ne dici di andare a fare una passeggiata, stare qui mi fa sentire sotto pressione" dissi alzandomi dalla sedia. Volevo prendere un po d'aria per lasciar fluire anche i miei pensieri.. -
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Ahahah ci credo. Se fossi ancora Xana Warrior avrei fatto di tutto pur di non incontrarti ma, per fortuna, stiamo dalla stessa parte. Ad ogni modo ti ringrazio per la tue parole, ho paura che faccia qualcosa a Cat. Naturalmente l'avvertirò quando potrò, ma se il suo ragazzo continua a starle vicino sarà già difesa. Dissi tranquillamente mentre osservavo il sorriso di Sab, dopodiché, mi soffermai ad osservare una ragazza dai capelli scuri che portava una pila di registri. In quel momento avrei voluta aiutarla ma non volevo lasciare da sola Sab, non mi sembrava la miglior cosa da fare in quel momento. Osservai per tutto il tempo quella ragazza, fino a quando girò l'angolo, osservando quel luogo stesso per alcuni minuti. Improvvisamente sentii il sospiro di Sab, che stava per parlare, e abbandonai il mio sguardo e i miei pensieri su quella ragazza e poggiai la mia attenzione su Sabrina.
Ma certo, tranquilla, dove ti piacerebbe andare? Chiesi tranquillamente mentre mi alzavo dal posto a sedere, per dimostrarle di aver gradito la sua proposta, e tendendogli la mano destra. Sembrava davvero affaticata e quel luogo la infastidiva, se fosse servito cambiare aria e area l'avrei fatto molto volentieri.. -
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Sorrisi e cercai di pensare a cosa fare, anche un piccolo giretto per la città sarebbe stato sufficiente a mettere da parte le preoccupazioni. Istintivamente staccai la mia mano dalla sua, essere anche solo sfiorata mi faceva sentire a disagio, tranne se il tocco proveniva da Ken.
"Bhe direi che per ora anche un semplice giro basterà" dissi per poi dirigermi insieme a Shou fuori dall'edificio e un piccolo venticello ci accolse dandoci il benvenuto all'aperto. Il cielo non sembrava molto allegro quel giorno, nuvole dense e leggermente grigie lo ricoprivano insieme al suo abbagliante sole la cui luce era soffocata da esse.
"Speriamo non piova" pensai , poi cominciai a camminare insieme al mio collega per le vie di Parigi, non c'era molta gente in giro e sinceramente era meglio così.. -
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Quando presi la sua mano, per darle una mano ad alzarsi non che ne avesse bisogno ma avrei voluto darle una mano. Sfortunatamente ricevetti come risposta il suo allontanamento, anche se non le avevo fatto niente, ma non le domandai nulla riguardo a quel gesto, dopotutto non ci conoscevamo abbastanza e poi entrambi avevamo i nostri problemi.
Si tranquilla, dopotutto non potevamo stare seduti all'infinito. Risposi sbadigliando, purtroppo la mia sindrome da sonno mi colpiva in ogni momento e non mi lasciava mai in pace, nel momento in cui uscimmo fuori dall'edificio un venticello fresco ci accarezzò il viso, come una madre con suo figlio. Il tempo non era tra i migliori ma si sapeva, Parigi e Londra attirano il maltempo come parafulmini.
Sabrina...ehm come sta tuo figlio? Mi ricordo ancora di lui, quando era piccolo, ma adesso sarà cresciuto molto. Dissi allegramente, cercando di interrompere quella tristezza che si aggirava nella conversazione, raggiungendola al suo fianco destro e osservando alcuni cittadini che passeggiavano tranquilli sui marciapiedi della città.. -
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"Già, va al Kadic adesso ed é in seconda media. Molti dei suoi compagni sembrano stupiti a volte, quando lo vado a prendere, di vedere come sua madre sia così giovane. A volte mi scambiano per la sorella maggiore e ammetto che quello ha frustarmi di più sono gli sguardi degli altri genitori. Insomma i mariti delle altre mi guardano con desiderio e le mogli mi fulminano con lo sguardo e le sento che fra di loro sottovoce mi danno della svergogliata o della prostituta quando non sanno cosa significa essere madre a 14 anni e sopportare da sola una responsabilità del genere" dissi sfogandosi e dando aria ai pensieri. Ne avevo davvero bisogno di confidarsi, parlare a qualcuno di questi pensieri. Avrei preferito farlo con Ken mentre lui dolcemente magari mi sfiorava il viso sorridendomi per cercare di darmi conforto. . -
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Capisco...12 anni wow è quasi un adolescente. Non ci credo. Comunque non devi ascoltare tutte quelle cose, anzi, credo che dovresti prendere quelle aprole come punto di forza. Tipo...se ti vedono come una sua sorella maggiore beh è un pregio, significa che ti porti bene i tuoi anni, devo ammettere sei molto bella nonostante la tua età. Riguardo agli sguardi degli uomini cosa vuoi che ti dica, quasi tutti pensano ad una donna come oggetto sessuale, non vedono oltre il corpo così come quelle moglie che parlano alle tue spalle. Ciò che guida la loro bocca è soltanto invidia, non stare giù per loro...gli faresti soltanto un favore. So per certo che tuo figlio vede in te la più grande persona che lui abbia mai conosciuto, non abbatterti e anche se cadi devi rialzarti se non per te almeno per lui. Combatti fino alla fine ma non pensare mai di essere sola, nessuno è davvero solo. Dissi tranquillamente mentre osservavo il cielo grigio quando, all'improvviso, una goccia di pioggia colpii la mia guancia sinistra, come una lacrima che riga il viso. Pochi secondi dopo un grande tuono illuminò il cielo di viola mentre una fine pioggia iniziava a cadere senza freni su tutta Parigi. Feci cenno a Sab di andare a ripararci sotto la terrazza del primo piano di un condominio, almeno fino a quando la pioggia non sarebbe diminuita o meglio finita. Anche se mi sarebbe piaciuto restare sotto quel cielo piovoso, dopotutto era il mio agente atmosferico preferito. . -
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"Hai ragione, infondo non è la prima volta che ricevo degli sguardi del genere, comunque grazie delle parole" dissi, poi una goccia mi sfiorò una goccia mi sfiorò la guancia e pian piano ne scesero altre finché una lieve pioggia non ricoprì Parigi.Ci rifugiammo sotto una terrazza di un primo piano di un condominio , anche se non era molto grande ci stavamo entrambi sotto.
Notai che alle spalle dell'abitazione c'era un parco con un ampio prato verde e i tipici giochi per i bambini: scivoli ,altalene , casette e altro. In quel momento avevo un impulso, un ricordo che esplose improvvisamente nella mia testa di quando ero piccola. Avevo sempre amato la pioggia, i temporali e il vento messi insieme alle acque agitate del mare , sopratutto quando passavo le vacanze ai nonni in Irlanda. In qualche modo rispecchiavano il mio stato d'animo passato, da piccola ero così trite, così spenta che nonostante ciò riuscivo a ridere , a sorridere come una normale bambina.
"Al diavolo se mi bagno" dissi abbassa voce e sorridendo uscì dalla protezione della terrazza e in poco tempo i miei vestiti e i miei capelli si bagnarono lievemente e io intanto correvo verso il prato e mi buttai a terra ridendo come una matta. Non so che avrebbe pensato il ragazzo, non so cosa avrebbe pensato una persona qualunque vedendomi in quello stato . Non mi importava..
Visita di ritornoper Shou |
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