Non è facile vivere così

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

Quel giorno gli studenti del Kadic erano liberi il pomeriggio, questo perché molti dei professori erano assenti. I motivi era divisi fra sciopero del personale scolastico e un giro di influenza del momento. Io decisi di impiegare quel pomeriggio per stare un po da solo. Non mi andava di stare in compagnia degli altri. Avrei impiegato volentieri il tempo con Cloe, peccato che dovesse aiutare sua madre a casa. Tenendo una cuffietta mentre l'altra penzolava lungo la maglietta, canticchiai la melodia della canzone dei Linkin Park Numb, la trovavo semplicemente stupenda.
Mentre camminavo sentii che qualcuno o qualcosa aveva appena spezzato un ramo. Mi fermai all'istante spegnendo mentalmente la musica, senza dover tirare fuori lo smartphone dai jeans. Tolsi le cuffie riponendole nell'altra tasca libera e con le orecchie tese, cercai di captare qualche suono. Non passò neanche un minuto che sentii subito dei passi. Provenivano da tre diverse persone, sono sicuro.

"Hey ragazzi, guardate chi va in giro per i boschi solo come un cane, Ichijouji" disse un voce, e purtroppo la conoscevo troppo bene. Mi girai e mi ritrovai davanti gli stessi ragazzi che settimane prima mi avevano preso a botte.

"Lo sai che a causa tua siano sospesi tutti e tre, tutto perché hai fatto la spia e sei andato a dire tutto a quella sgualdrina di tua madre"

"Prova ancora a chiamare mia madre in quel modo e giuro che.." stavo dicendo prima che Leo, il capo del gruppo mi interrompesse.

"Giuri cosa? Che mi farai tanto male? Ma per favore, l'altra volta ti abbiamo stracciato per bene e lo faremo anche stavolta" disse e lui e gli altri cominciarono a circondarmi.

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

Prima che quei tre idioti potessero anche solo sfiorarmi , comparì un tizio che incapucciato , e con in volto una maschera al quanto inquietante. La sua voce mi era sconosciuta , però aveva come la sensazione di averlo già incontrato.

I miei compagni di classe lo fissarono per un attimo e poi scoppiarono a ridergli in faccia, come per non dimostrare che erano dei codardi e che non avevano paura di quell'uomo uscito dal nulla.

"Senti babbeo vedi di cambiare aria e andartene, qui abbiamo da fare" disse Leo e poi guardò con un ghigno prepotente nella mia direzione. Io tenevo la testa bassa, riflettendo su come uscire dalla situazione. All'improvviso sentii una sensazione pervadermi, una specie di istinto naturale che cominciò a dettare le mie azioni seguenti. Cominciai a ridere , senza un motivo logico e questo basto perché i tre bulli mi guardassero storto. In quel momento mi venne in mente un particolare. Che se per metà ero come mia madre un Different, per l'altra metà ero come mio padre. Alzai lo sguardo verso di loro e ridendo in un modo quasi malato riuscii a farli arretrare .

"E adesso che ti prende Ichijouji eh?" disse ancora Leo e mentre indietreggiava insieme agli altri, capii che avevano notato anche qualcos'altro di strano in me. I miei, senza che lo sapessi erano diventati uno arancione e l'altro nero con la pupilla in mezzo rossa e con venature che uscivano adiritura dall'occhio, ma io non potevo saperlo. Dopo un po loro urlarono e scapparono via. Smissi di ridere e guardai lo sconosciuto.

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

L'uomo si tolse la maschera e mi rivellò il suo volto, che fortunatamente conoscevo già. Era il ragazzo con cui avevo beccato nella stanza medica con mia zia, probabilmente i due avevano una relazione. Chissà se mia madre lo sapeva? Probabilmente no visto i rapporti tra lei e la zia Beca.

"Si, mi ricordo di aver beccato te e mia zia a limonare, quando la vedi digli pure che non ho detto nulla a mia madre. Lei non sa neanche che voi eravate lì." dissi sorridendo, stavolta normalmente. Anche se dovetti sforzarmi perché in quel momento avevo un po di mal di testa. Gli tornarono verdi entrambi per fortuna.

"Scusami e che, a volte capita che perda il controllo e che quindi senza accorgemene faccio o dico cosse contro la mia volontà, di norma non avrei mai reagito così ai miei compagni"

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

"Si bhe......sono un professionista nel rovinale i momenti intimi delle persone. A cinque anni ho beccato i miei nudi a letto la mattina dopo aver fatto sesso" dissi ridendo e per non esagerare mi coprii la bocca. Mia madre pensa che fossi troppo piccolo per ricordamelo, e invece....

"Comunque ero qui per stare un po da solo. Non è che non ami stare in compagnia, semplicemente mi piace staccare la spina ogni tanto"

Josh Ichijouji

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"No no puoi restare se vuoi, anzi vorrei chiederti una cosa" dissi e mi sedetti appoggiando la testa al tronco di un albero.

In quel momento cominciò a soffiare un piccolo venticello che mi scompigliò i capelli castani scuro, e bastò a rilassarmi per un secondo.

"Come sta mia cugina Sophie, sai io non lo mai vista. Non era ancora nata l'ultima volta che vidi mia zia"

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

Sorrisi all'affermazione che fece, e pensavo fosse una cosa dolce quella che aveva detto. Probabilmente Sophie doveva sentirsi sola in quel posto. Era l'unica bambina in mezzo agli XW e quindi non aveva delle amiche o altro.

"Potresti provare a convincere la zia Beca a portarla al centro. Così può stare un po con mia sorella Yuriko e con le altre bambine ......hanno tutte la sua età circa " proposi, ma tutto dipendeva da quello che avrebbe deciso mia zia.

Poi Dylan accennò al fatto che mia cugina non si sentisse normale e che lui avrebbe voluto essere come un padre-amico. Proprio come Ken, il mio patrigno anche se odio dire questo termine. Per me lui era l'uomo che mi aveva cresciuto e amato nello stesso in cui mi amava mia madre. Quindi era comunque importante per me.

"È normale che lo dica, tecnicamente è così. Nei Differents ci sono due categoria,i normali e gli Infetti. Lei , come me e mia sorella, è nel mezzo. In quel caso si tratta di Differents Maledetti. La caretteristica principale sono gli occhi neri con la pullia rossa. Mia zia probabilmente è stata sottoposta a una tortura particolare e per questo lei ha un occhio che gli diventa in quel modo."

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

Aveva ragione, peccato che però il mondo fosse pieno di gente, che appena sapeva che non eri normale cominciava ad aver paura di te e a puntarti il dito contro. Ti vedeva come un mostro. O che per colpa di uno sbaglio di un altro, venivi giudicata.E mia madre? Lei era conosciuta come una giovane eroina, eppure veniva considerata dalle mamme dei miei compagni una sottospecie di poco di buono. E indovinate di chi è la colpa? Del sottoscritto, la mia sola esistenza ha fatto si di rovinare quella di mia madre.

"Le persone non sono tutte così però, giudicano persino chi non ha commesso alcun crimine . Mia madre per esempio, a causa mia ha sofferto durante l'adolescenza e tutt'ora a causa mia viene schernita dalle persone. Tutto perché lei ha deciso di non abortirmi. Sai a quanti anni mi ha avuto mia madre? 14, e non è una cosa facile crescere un figlio a quell'età. Soprattutto se il padre è così immaturo e b******o da fregarsene di te e abbandonarti . Se poi mettiamo insieme una madre autolesionista e tendente al suicidio , bhe.......la cena è servita." dissi , ironizzando l'ultima parte.

"Sai infondo sarebbe un bene se Sophie ti vedesse come il padre, non sembri male, sei simpatico. Anche il mio padre adottivo lo è, a lui non è mai importato che fossi figlio di un altro, per lui era come se invece fossi il suo"

Josh Ichijouji

LyokoWarrior- Differents Maledetto

"Su questo ti devo dar ragione" dissi per poi alzarmi cercando di risvegliare le gambe addormentate per il troppo stare seduto a terra. In quel momento mi ricordai che ero in ritardo, mia sorella usciva da scuola in quel momento e io dovevo andarla a prendere. Già, mia madre era riuscita a trovare una scuola per lei. Il direttore era gentile e non dava ascolto ai petegolezzi che giravano su una bambina che aveva quasi causato la perdita della mano a un altra. Mia sorella era contenta di stare con altre bambine che la facevano sentire "normale" insomma.

"Oh cavoli, mi sorella. Scusa , ma mi son ricordato che devo correre subito a prenderla. " dissi cominciando a correre via, ma tornia subito dietro da lui.

"Voi venire con me per caso, almeno conosci mia sorella. Diciamo che assomiglia molto a Sophie ti atteggiamento. Ma se preferivi stare qui o tornare da mia zia tranquillo, mi va bene lo stesso"